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Superguenda - capitolo quattro


di MissSerena
18.10.2023    |    4.244    |    3 8.9
"Rogero e Guendalina continuarono a fottere Diana cambiando spesso le sue porte del piacere, ma senza dare alcuna importanza se entrambi usavano la stessa, ..."

Come promesso Diana organizzò un incontro a tre con Guendalina, e quello che considerava il suo più grosso stallone, un ragazzo portoghese piuttosto magrolino, più famoso col soprannome di Bazooka che come Rogero, pur essendo questo il suo nome di battesimo.
Rogero era molto noto negli ambienti cuckold, ma anche come gigolò anche come "Due lattine" per le notevoli dimensioni del suo pene, e per il fatto di non essere in alcun modo violento, tanto che qualcuna l'aveva ribattezzato come la "bestia buona".
A Diana l'aveva presentato la sua amica Peggy, una ricca e giovane ereditiera, che passava il suo tempo fra costosi shopping e giovani amanti di ambo i sessi, coi quali era sempre estremamente generosa. Una sera aveva invitato lei e Rogero per un rapporto a tre, ben sapendo che il lusitano era in grado di soddisfarle entrambe, e che Diana sarebbe rimasta in contatto col ragazzo pur avendo un fidanzato da tempo.

Guendalina passò ben due ore davanti allo specchio solo per truccarsi, ma voleva presentarsi al meglio a quell'incontro che per lei era così intrigante, e del resto le era ben chiaro che con Diana non si sarebbe mai annoiata.
Così dopo aver cercato il più possibile di smussare i suoi lineamenti per certi aspetti ancora troppo maschili, scelse d'indossare un minuscolo string sotto il tubino attillato al punto giusto per valorizzare le sue forme, che si stavano stabilizzando verso una quarta anche se non del tutto piena. L'unico suo cruccio erano le scarpe, avendone trovate di poche della sua misura che era il quarantatré, numero del resto ben poco femminile, e riuscendo a comprarne due paia piuttosto simili in un negozio per drag queen.
Oramai completamente a suo agio nel suo nuovo aspetto femminile, Guendalina uscì di casa per recarsi da Diana a bordo della sua auto, cercando di non correre troppo nonostante volesse arrivare il prima possibile. La sola idea di farsi scopare da un maschio ben dotato la caricava d'energia positiva, ma ancor di più l'eccitava il fatto che ci sarebbe stata Diana, che stranamente sentiva più come un'antagonista che come una complice.
La donna invece voleva non tanto divertirsi, quanto scoprire se Guendalina aveva dei limiti, visto che dopo il loro ultimo incontro, non sapeva bene con chi avesse a che fare, con la trans superdotata e per certi aspetti anche gelosa, o con una passiva che poteva sodomizzare a suo piacimento. Per quell'incontro aveva scelto Rogero non solo per via della sua notevole mazza, ma soprattutto perché sapeva si sarebbe divertito anche lui, in quello che si prospettava essere un triangolo non affatto banale.

Non appena Guendalina entrò in casa di Diana, questa la salutò riempiendola di baci, per poi presentarle Rogero, che la strinse a sé prima d'infilarle anche lui la lingua in bocca.
"Tu devi essere la troia col cazzo a cui piace prenderlo nel culo." disse l'uomo facendo subito capire che era lui il maschio alfa.
"E tu quello col cazzo grosso." rispose la trans poggiando una mano sul pacco dell'uomo.
"Tiramelo fuori e succhialo, tanto so che non vuoi altro." ribatté l'uomo.
Guendalina s'inginocchio davanti a quel maschio così dominante e fece quanto ordinato, trovandosi davanti alla faccia una mazza più grande della sua anche se ancora floscia.
"Dai puttana cosa aspetti a prenderlo in bocca." la incitò Diana che nel frattempo s'era seduta su una poltroncina per godersi in tutta tranquillità lo spettacolo "Non vorrai per caso prenderlo nel culo a secco ? Perché va bene che ce l'hai elastico, ma non credo che ti farebbe piacere."
La trans afferrò la mazza di Rogero con entrambe le mani per iniziare a leccarla prima e succhiare poi, pur non avendo alcuna esperienza su come si dovesse maneggiare una proboscide del genere.
Guendalina sentì irrigidirsi quel membro così fuori misura fra le sue mani, riuscendo e prenderne in bocca poco più di metà, ma soprattutto salire dentro di lei un'eccitazione mai provata, col suo pene che però rimaneva quasi chiuso in sé stesso, come a nascondere la sua parte maschile.
"Spogliati troia, voglio vedere se hai davvero un bel culo come dice Diana." le ordinò Rogero che nel frattempo si era denudato, mettendo così in mostra il suo bel fisico.
A Guendalina non parve vero togliersi i vestiti, se non altro perché voleva dire poter infilare la mazza dell'uomo dove le avrebbe dato più piacere.
"Succhia bene il cazzo la troia ?" chiese Diana iniziando a toccarsi il seno.
"Sembra nata per fare pompini." le rispose Rogero "Adesso però muovi il culo, anzi mettitelo dentro perché non ho voglia di rompertelo, almeno subito."
La trans si sistemò sopra lo stallone con un certo impaccio, ma del resto le dimensioni di quel pene erano tali che era difficile tenerlo sotto di sé, ma poi afferrò lo scettro del piacere, e lentamente lo fece sparire nel suo retto. Guendalina non provò neanche per un attimo a spingere, lasciando che fosse il suo stesso peso a farla scendere verso il ventre dell'uomo, sino a ritrovarsi completamente piena quasi senza aver provato dolore. Una volta finita la discesa iniziò a muoversi quasi con paura, per prendere via via un certo ritmo nel saliscendi, con Rogero che la lasciava fare un po' stupito di tanta grazia unita a quella perversione che solo una trans sa dare a un rapporto.
"Allora ti piace il cazzo grosso ?" chiese Diana che oramai si stava masturbando tenendo le gambe spalancate.
"Sì è bellissimo e lo vorrei tenere sempre dentro." le rispose Guendalina.
"Allora scendi e mettiti a pecora che ti faccio godere come si deve." le disse Rogero stanco di non poter fare quello che gli riusciva meglio, cioè il toro da monta.
Guendalina obbedì anche se con un po' di timore viste le dimensioni della mazza dell'uomo, che non appena fu dietro di lei, la prese con tutta la sua forza mandandola in estasi.
"Diana avevi ragione a dire che questa è più puttana di te." disse Rogero alla donna che oramai si era infilata tre dita nella passera "Perché è vero che ti piace farti sfondare, ma non come questa qui, che davvero ha un culo che è una favola, bello stretto ma allo stesso tempo pronto a prendere tutto il mio cazzo senza neanche fiatare."
La donna provò una certa invidia per Guendalina, che sembrava non provar alcun dolore nonostante Rogero non le stesse dando un attimo di tregua, usando tutta la sua forza per poterla sodomizzare come non aveva mai fatto con una donna. Del resto la trans non solo non protestava, ma anzi era fin troppo chiaro che stava godendo, anche se il suo pene era ai minimi termini, e dalla sua bocca uscivano solo gemiti di piacere.
Guendalina inoltre poteva vedere Diana che si masturbava come una pazza, mentre lei godeva di un pene che non solo era vero, ma anche talmente grande da non sembrare vero.
"Oh sì Rogero sfondami tutta, dammi il tuo gran cazzo e fammi godere come un vacca !" gridò la trans senza alcun pudore.
"Certo che ti rompo il culo troia che non sei altro." le rispose l'uomo tenendola ben salda per i fianchi.
Rogero aveva la gran capacità di riuscire a tenerle dentro solo la cappella, per poi infilarle nel retto tutto il suo membro in un colpo solo, andando ad un ritmo che Guendalina poteva solo sognare di tenere.
"Sei solo una puttana da culo." disse con un certo disprezzo Diana,
"Sì una puttana con un cazzo nel culo mentre la tua fica è vuota." le rispose Guendalina con lo stesso tono.
Le due continuarono a punzecchiarsi, sino a quando Rogero non s'alzo per andare da Diana per infilarle di forza la mazza in bocca.
"Succhiami il cazzo e fammi venire." disse alla donna che non s'aspettava d'esser coinvolta nel rapporto "E guai a te se fai uscire anche una sola goccia di sborra."
Diana non fece quasi in tempo a muovere la testa, che si trovò Guendalina su di lei, la quale le tolse le dita dalla passera per sostituirle con le sue.
"Dai che a fare i pompini sei sempre stata una numero uno." le disse la trans quasi infilandole tutta la mano fra le gambe "Quanto al cazzo poi ne avrai quanto ne vuoi." concluse facendolo l'occhiolino a Rogero.
La donna in realtà fece ben poco, un po' perché Rogero le spingeva la nerchia fra le labbra usandola come se fosse una bambola, ma soprattutto perché l'uomo era oramai prossimo all'orgasmo.
Quasi urlando Rogero riempì la bocca col suo seme caldo a Diana, che non poté che mandarlo giù in tutta fretta non tanto temendo la reazione dell'uomo, quando vogliosa di prendere fra le gambe la sua mazza.
"Brava la mia troietta, manda giù tutto che tanto lo so che ti piace." le disse Guendalina quasi accarezzandole la testa "Tanto lo so che non vedi l'ora di farti scopare, ma per quello non c'è problema. Adesso ti metti sul letto col culo bello in alto, ma tranquilla la tua fica avrà la precedenza, e del resto non aspetti altro da quando sono qui."
Rogero guardò la trans come a dirle che lui aveva bisogno di riposarsi, ma sempre senza dire una parola Guendalina gli disse di stare tranquillo. Così come Diana si sistemò carponi sul letto, quello che era stato il suo ragazzo prese due falli che sapeva tenere nell'ultimo cassetto del comodino, e ne infilò uno nella passera della donna, ma senza usare alcuna delicatezza tanto da farla quasi sobbalzare per il dolore.
"Ma io volevo un cazzo vero !" protestò Diana che aveva capito il gioco della trans.
"E invece ne avrai due, uno per ogni tuo sporco buco." le rispose Guendalina infilandole l'altro nel retto.
"Aspetta questo lo prendo io, così ci divertiamo in due." disse Rogero prendendo il fallo che era appena entrato nel buchetto di Diana.
Messa in mezzo da quella strana e perversa coppia, Diana non poté che subire quella a dir poco violenta doppia penetrazione, ma com'era facilmente prevedibile ben presto la rabbia lasciò il posto ad un piacere sempre più difficile da nascondere.
Guendalina però non voleva solo umiliare la sua ex ragazza negandole un vero pene, ma dimostrarle quanta poca considerazione avesse di lei dopo aver saputo dei suoi tradimenti.
"Secondo te questa li ha già presi due cazzi nel culo ?" chiese la trans a Rogero con ben più d'un pizzico d'ironia.
"Secondo me sì, ma poi perché me lo chiedi, mettigli dentro anche il tuo tanto tranquilla che poi gode."
"Hai ragione perché parlare quando si può agire."
Guendalina fece scivolare fuori dalla passera di Diana il fallo che aveva in mano, e senza troppa delicatezza lo fece entrare nell'orifizio già occupato da quello di Rogero, facendo urlare la donna per il gran dolore.
"Ah così mi spaccate in due bastardi !"
"Taci troia altrimenti ti faccio inculare anche da Rogero, così di cazzi nel culo te ne ritrovi tre, e non è detto che non lo vorresti." le rispose la trans in preda ad un raptus di puro odio.
Rogero e Guendalina continuarono a fottere Diana cambiando spesso le sue porte del piacere, ma senza dare alcuna importanza se entrambi usavano la stessa, facendo così impazzire la donna in un misto di godimento e dolore, che la portò lentamente verso l'orgasmo.
La perversa coppia si fermò solo quando vide la loro vittima crollare sfinita sul letto, senza più neanche la forza di dire qualcosa di anche vagamente sensato.
"Certo che siete una bella coppia di puttanoni." disse Rogero ridacchiando mentre si rivestiva "Se volete divertirvi ancora non c'è che da chiederlo, però questa volta vengo coi rinforzi."
"E come dirti di no !" rispose Guendalina "Solo la prossima volta sarà il caso di far prendere un po' di cazzo vero alla nostra Diana, altrimenti poi perde l'abitudine a fare la troia."
La donna non poteva che rimanere in silenzio, mentre i suoi compagni di sesso si rivestivano per poi lasciarla sola, ancora provata da quella penetrazione così violenta.
Con calma Diana riuscì alla fine ad alzarsi per andare a buttarsi sotto la doccia, quasi avesse il bisogno di lavare via il sesso appena fatto, ma allo stesso tempo incredibilmente appagante tanto che lo ricordò a lungo come uno dei suoi migliori orgasmi.


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